La Madre di Florian Zeller
15 Febbraio, 2025 | 9:00 pm - 10:30 pm
€25Produzione di Compagnia Moliere in coproduzione con il Teatro di Napoli- Teatro nazionale e Accademia perduta Romagna Teatri
Regia Marcello Cotugno
con LUNETTA SAVINO e con ANDREA RENZI
e Niccolò Ferrero, Chiarastella Sorrentino
scenografie Luigi Ferrigno
luci Pietro Sperduti
costumi Alessandra Benaduce
foto Riccardo Bagnoli
aiuto regia Arianna Cremona, assistente alla regia Marta Finocchiaro, delegato alla produzione Manuela De Baggis, ufficio stampa Silvia Signorelli, assistente scenografia Sara Palmieri, direttore di scena Danilo Amicucci, macchinista Mohamed Shindou, fonico Antonio Tavassi, elettricista Vincenzo Langellotti, sarta Francesca Tomasi, grafica Antonella Pizzetti, sartoria Sorelle Benaduce, costruzione scene Alovisi Attrezzeria, service Fonomaster
Ne La Madre, Florian Zeller indaga con estrema acutezza il tema dell’amore materno e le possibili derive patologiche a cui può condurre. La partenza del figlio, ormai adulto, viene vissuta dalla donna come un vero e proprio tradimento, come abbandono del nido, a cui si aggiunge una decadenza dell’amore coniugale in atto da tempo. Anna, la madre, è ossessionata da una realtà multipla, una sorta di multiverso della mente, in cui le realtà si sdoppiano creando un’illusione di autenticità costante in tutti i piani narrativi. Il mondo di Anna è un luogo in cui lei non si riconosce più, isolata da un ménage familiare che l’ha espulsa. Ma la responsabilità di questa solitudine non sta forse anche nell’aver rinunciato alla vita? Abdicare ai sogni, alle speranze e ai desideri unicamente per dedicarsi al proprio unico figlio maschio su cui riversare frustrazioni, rimorsi e ideali d’amore non è forse un cammino che inclina pericolosamente verso la disperazione? Ma dai ricordi Anna può immaginare un risveglio? Nella sua mente di madre si affastellano ora sequenze oniriche ora situazioni iperrealistiche che, alla fine, non sembrano essere né un vero sogno, né la banale realtà del presente, ma una vertigine ipnotica e crudele dalla quale risvegliarsi è impossibile.