Descrizione Progetto

Tellaro

SOTTO-RIA

sotto-ria tellaro

Una settecentesca cancellata in ferro battuto di ottima fattura, apre alla galleria di soto-ria (sotto-ripa). Lunga circa 70 mt. larga 2,20, ci presenta un pavimento a motivi geometrici realizzato con ciottoli d’arenile di varia forma, grandezza e colore, e la volta a botte del soffitto alta mt. 2,95.

La galleria di “sotto-ria” è ciò che resta della cortina coperta, che i residenti costruirono intorno al 1300, sulla quale poggiano le sovrastanti abitazioni che costituiscono la “palazzata” fronte mare. Costruita a difesa del borgo per far fronte alle continue incursioni dei saraceni, dei catalani e dei predoni locali che, fino al XIX secolo, hanno infestato il nostro mare, soto-ria era inserita nel cammino di ronda che collegava una torre quadrata (demolita dopo l’ultimo conflitto mondiale), il torrione circolare di San Giorgio (ubicato “en zimo ar foso” – in cima al fosso – ) e l’oratorio di Santa Maria Assunta.

Dai grandi finestroni (ne sono rimasti visibili diciassette di varie dimensioni), era possibile controllare e contrastare l’assalto dei corsari con l’utilizzo di tutti i mezzi offensivi dell’epoca, compreso un deterrente efficace e persuasivo come l’olio bollente (di cui i tellaresi avevano grande disponibilità) che veniva posto sul fuoco dalle donne, dopo aver preventivamente mandato i figli e gli inabili a rifugiarsi in luoghi sicuri sulla collina sovrastante il paese.

Tellaro non voglio, che brucian con l’olio” era l’aforisma tramandato dagli abitanti di Portovenere in relazione all’arma impropria, maggiormente temuta, utilizzata dai difensori tellaresi.

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castello lerici 3
Sotto-Ria
lerici-castello

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