LE ROVINE DI BARBAZZANO

Percorrendo il sentiero che da Tellaro sale tra antichi ulivi, immersi nella macchia mediterranea, sulle alture di Fiascherino sorgono i resti di Barbazzano, borgo di origine antichissima. Il sito svela la conformazione di borgo murato, con resti delle case e di una porzione del campanile. Ancora oggi aleggia intorno al borgo un’atmosfera suggestiva e misteriosa alimentata da numerose leggende. La più nota vuole che sopra una delle porte di accesso al paese vi fosse un grifo che si avventò con violenza sul feroce condottiero che con i suoi soldati aveva preso d’assedio il paese.

PORTESONE

Antichissimo insediamento, Portesone, sorge sulle alture sopra Tellaro. Villaggio agricolo pastorale caratterizzato da case in pietra su due piani, quelli inferiori adibiti a stalla, mentre le abitazioni erano al primo piano, raggiungibili da scale di legno mobili. Queste caratteristiche case torri erano necessarie a causa delle frequenti incursioni piratesche. Il villaggio venne abbandonato nel XVI secolo per un’epidemia di peste. Gli abitanti superstiti, assieme a quelli del vicino insediamento di Barbazzano, si rifugiarono nella zona costiera dando origine al Borgo di Tellaro.

PORTESONE

Antichissimo insediamento, Portesone, sorge sulle alture sopra Tellaro. Villaggio agricolo pastorale caratterizzato da case in pietra su due piani, quelli inferiori adibiti a stalla, mentre le abitazioni erano al primo piano, raggiungibili da scale di legno mobili. Queste caratteristiche case torri erano necessarie a causa delle frequenti incursioni piratesche. Il villaggio venne abbandonato nel XVI secolo per un’epidemia di peste. Gli abitanti superstiti, assieme a quelli del vicino insediamento di Barbazzano, si rifugiarono nella zona costiera dando origine al Borgo di Tellaro.

IL FODO

Villa Volpara, meglio conosciuta come Villa del Fodo di epoca seicentesca svolse un fondamentale ruolo durante la Seconda Guerra Mondiale, divenendo sede di una stamperia clandestina che lavorò costantemente per oltre nove mesi, dal novembre del ‘43 fino a settembre ‘44. La stamperia fu collocata all’interno di una cisterna sotterranea nell’aia della villa, in modo tale che non se ne sentisse il rumore durante il funzionamento. Vennero stampati migliaia di volantini antifascisti e di giornali poi diffusi in tutta la provincia. Qui si stamparono i volantini per lo sciopero generale del marzo del 1944 durante l’offensiva tedesco-fascista.

MONTI DI SAN LORENZO

Riparato e nascosto dalla vegetazione San Lorenzo del Caprione è stato il rifugio dei lericini al tempo delle incursioni dei saraceni dell’alto Medio Evo. La chiesa, ultima testimonianza dell’antico Borgo, svela ancora la particolarità del campanile accorpato alla struttura muraria a pianta rettangolare. Percorrendo un breve sentiero, in estate, si può ammirare l’imperdibile spettacolo mistico della Farfalla Dorata. Sulle strutture litiche risalenti a circa 6000 anni a. C. la luce del sole al tramonto penetrando attraverso il Quadrilite da vita alla diapositiva preistorica della farfalla dorata.

MONTI DI SAN LORENZO

Riparato e nascosto dalla vegetazione San Lorenzo del Caprione è stato il rifugio dei lericini al tempo delle incursioni dei saraceni dell’alto Medio Evo. La chiesa, ultima testimonianza dell’antico Borgo, svela ancora la particolarità del campanile accorpato alla struttura muraria a pianta rettangolare. Percorrendo un breve sentiero, in estate, si può ammirare l’imperdibile spettacolo mistico della Farfalla Dorata. Sulle strutture litiche risalenti a circa 6000 anni a. C. la luce del sole al tramonto penetrando attraverso il Quadrilite da vita alla diapositiva preistorica della farfalla dorata.

LA SERRA

Il passare dei secoli ha lasciato intatto il centro storico della Serra con i suoi vicoli stretti, le ripide scale che salgono tra le abitazioni mantenendo il carattere autentico e offrendo incantevole panorama della costa. Interessante il sottostante poggio di Verazzano, zona di abitazioni di commercianti di olio per lunghi secoli, nota come patria originaria della famiglia da cui discese il famoso navigatore Giovanni da Verrazzano. La storica Sagra da Lumaga, sul finire del mese di agosto, in occasione della festa del patrono del Paese, San Zane, porta in tavola le famose lumache cucinate in umido secondo un’antica tradizione serrese.

PUGLIOLA

Piccola frazione del comune di Lerici, ben visibile dal mare, con le sue tipiche case colorate che si stagliano sul cielo di un’amena collina. Dal paese si può ammirare un vasto e stupendo panorama che comprende tutto il golfo dei Poeti. Attraversando gli uliveti che sovrastano Lerici e percorrendo gli antichi carruggi si possono ammirare pregevoli palazzi gentilizi e la chiesa parrocchiale dedicata a San Nicolò e Santa Lucia , di stile barocco con campanile romanico. Singolari al suo interno piccole lapidi in carattere gotico del 1300.

PUGLIOLA

Piccola frazione del comune di Lerici, ben visibile dal mare, con le sue tipiche case colorate che si stagliano sul cielo di un’amena collina. Dal paese si può ammirare un vasto e stupendo panorama che comprende tutto il golfo dei Poeti. Attraversando gli uliveti che sovrastano Lerici e percorrendo gli antichi carruggi si possono ammirare pregevoli palazzi gentilizi e la chiesa parrocchiale dedicata a San Nicolò e Santa Lucia , di stile barocco con campanile romanico. Singolari al suo interno piccole lapidi in carattere gotico del 1300.

SOLARO

Borgo situato lungo l’antica via militare che collega Lerici a La Spezia. Circondato dalle piane degli ulivi che degradano verso il mare. L’origine del nome dal latino Solarium indica un luogo sempre esposto al sole. Una antica leggenda individua l’origine dal nome del vescovo di Luni Salario che subì il martirio presso una località imprecisata vicino a San Terenzo. Anticamente il borgo si presentava fortificato. Sono ancora visibili, scendendo lungo il sentiero per San Terenzo tra antichi carruggi di tipiche costruzioni liguri, tracce delle torrette rotonde.