La Galleria Padula nasce come ricovero pubblico, realizzato durante la Seconda Guerra Mondiale per garantire riparo alla popolazione in caso di attacchi arei.

Progettata dall’Ing. Franco Oliva, cui si deve anche il palazzo Civico di Lerici, la Galleria congiunge l’odierna Via Gerini a Via Cavour e, una volta terminata, avrebbe dovuto contenere 2100 persone. I lavori non furono mai conclusi, tuttavia vi si riconoscono caratteristiche tipiche dei ricoveri pubblici, come il camino di areazione centrale e l’ingresso a baionetta (lato via Cavour), da cui si accede al camerone centrale destinato ad ospitare i rifugiati.

Nel 2019, dopo interventi di ristrutturazione e riqualificazione, la Galleria non soltanto è stata restituita alla pubblica fruizione, ma soprattutto è stata valorizzata come bene storico-architettonico e restituita alla popolazione come luogo della memoria collettiva. Grazie alla realizzazione di un percorso arricchito da pannelli illustrativi, è possibile riscoprire la storia del ricovero, contestualizzandola nel più ampio panorama che vide la nascita di numerosi rifugi antiaerei, sia a Lerici che nel resto della Provincia spezzina, data la particolare orografia del territorio e l’importanza degli insediamenti militari ed industriali collocati nei dintorni. Arricchiti da foto d’epoca, disegni e planimetrie, i pannelli illustrano le tecniche di costruzione delle gallerie e raccontano curiosi aspetti della vita quotidiana all’interno di un rifugio antiaereo.

Clicca qui per scaricare i pdf del pannelli descrittivi e scoprire la storia del ricovero.

La galleria, oggi, è utilizzata anche come location per eventi e per installazioni artistiche.
In foto: installazione dell’artista Marco Nereo Rotelli, in occasione della Rassegna culturale “I Sensi del Mare” (2020)