Manteion

Dalla distopia all’eutopia attraverso la Sapienza

Regia: D

Con: Chiara Cellini, Elena Cucchiara, Elena El Fazairy, Alpha Kentauri, Solange Passalacqua, Davide Ramoretti

Coordinamento: Alpha Kentauri

Coreografie: Annalisa Maggiani

Melodie e canti in greco antico: Phoskaiskià

Maschere e scenografie: Elena El Fazairy

Costumi: Atelier Arthena

Musiche: Einsturzende Neubauten, Alio Die, Arthuan Rebis, Gabriele Gasparotti

Frutto di dieci mesi di ricerca e training, Manteion è nato in conformità al metodo del Teatro Iniziatico. Al termine di ogni incontro, in stato di rilassamento e trance, stabilito il tema del miraculum, ognuno dei Drontes ha visualizzato immagini e azioni nella scena. Uscendo dallo stato di assorbimento ha condiviso con il tiaso quel che aveva visualizzato. Si sono presi appunti e si è creato un canovaccio che si è progressivamente arricchito, e poi in una sorta di rectificatio

alchemica ne è stato distillato un copione, su cui si è ulteriormente lavorato in termini di scelte di testi, musiche, coreografie, scenografie, costumi. Potremmo definirlo uno psicocosmodramna il cui regista transpersonale è Dioniso.

Performance per voci, danza e CANTO Manteion, che significa “vaticinio, oracolo”, inscena la crisi della (in)civiltà contemporanea, i rischi della disanimazione e robotizzazione degli spiriti connesse alla svolta transumanistica in atto, e la liberazione da essa attraverso il recupero della dimensione rituale, naturale, creativa, meditativa e sapienziale.