Il nuovo Parco Letterario dedicato a Percy B. Shelley è stato ideato in occasione del bicentenario dalla morte del poeta, avvenuta nel 1822. Il progetto ha l’obiettivo di unire idealmente – e non solo – due luoghi unici e iconici: Parco Shelley a San Terenzo e la cosiddetta “Pietraia”, ai piedi del Forte della Rocchetta.
Arte, poesia e paesaggio si fondono per dare vita ad una nuova suggestiva esperienza all’interno del Parco Regionale di Montemarcello – Magra Vara, area protetta che si estende dalla collina alla costa, regalando panorami mozzafiato. Il nuovo Parco Letterario Percy Shelley è fonte di ispirazione per itinerari, diversi per durata e intensità, fruibili da chiunque, ciascuno in base alle proprie capacità e attitudini.
Si inserisce come un parco diffuso tra il mare e la montagna, un’occasione per scoprire sia i luoghi del poeta, sia altri tesori nascosti – essi stessi poesia – attraverso una coinvolgente esperienza artistica multisensoriale. In questo contesto, anche l’antica stamperia clandestina di Villa Volpara, detta “il Fodo”, diventa un nuovo punto nevralgico dove gli anelli Percy e Mary si “incontrano” come in una danza tra due poeti innamorati.
Alla Pietraia della Rocchetta, otto opere d’arte di Marco Nereo Rotelli – libri letterari in marmo con scolpiti i versi shelleyani – ricreano un piccolo museo a cielo aperto, uno spazio contemplativo dove ammirare il paesaggio, lasciandosi trasportare dalla suggestione poetica trasmessa dall’arte e dal panorama stesso.
Parallelamente, a San Terenzo, Parco Shelley – accanto a Villa Magni, ultima dimora terrena del poeta – diventa teatro di una nuova scenografia ove ammirare altri libri poetici, scoprendo il luogo iconico e senza tempo che ispirò gli ultimi componimenti di Shelley prima della sua tragica scomparsa.
La parola all’artista, Marco Nereo Rotelli: “Il piccolo parco letterario dedicato a Percy Shelley è stato realizzato scolpendo il marmo, plasmandolo a forma di libro e scolpendo i versi magici di questo grande poeta. Nella località detta “Pietraia” è stato ideato un percorso dove le sculture sono parte del paesaggio stesso. Un luogo di una struggente poesia di meditazione, di incontro tra l’essere e l’ambiente. Riprendendo le parole di un altro grande poeta, Joseph Brodsky: È come se lo spazio, consapevole della propria inferiorità rispetto al tempo, gli rispondesse con l’unica proprietà che il tempo non possiede: la bellezza.”
Una delle opere collocate a Parco Shelley riporta un verso di Eugenio Montale, in una sorta di ponte letterario che collega il Golfo dei Poeti alle Cinque Terre, tra due voci che hanno cantato, ciascuna a proprio modo, la Liguria… una Regione che è, essa stessa, poesia.